Completo per altare 4 pezzi con ricamo UVA
Abilmente ricamati in misto lino, "i lini d'altare" sono il prescritto ornamento dell'altare. Nelle rubriche generali del messale è detto che la mensa dell'altare sia coperta da tre tovaglie di lino. Nei libri di liturgia, inventari, scrittori ecclesiastici del Medio Evo, le tovaglie portano vari nomi : linteamina altaris, velum, pannus altaris, palla, mensale, tunica. Le tovaglie d'altare in ogni modo si possono senz'altro annoverare tra i più antichi paramenti. Si è soliti ricomprendere tra le tovaglie d'altare anche il Servizio Messa, ovvero i lini più piccoli che il sacerdote usa sotto il calice e per detergerlo. Essi comprendono:
- tovaglia cm 45x45, con decorazione molto sobria e di buon gusto. E' preferito l'ornamentazione a ricamo, con motivi semplici : fiori, foglie, ricami simbolici a facile intreccio, iscrizioni. In questo caso l'uva perché la vite, nella Bibbia, è simbolo di benessere, fecondità, benedizione; ad essa è collegato anche il vino, simbolo di gioia, di festa nuziale, di alleanza. La vite è una pianta che si adatta bene al clima della Palestina. In Oriente era simbolo di benessere fino da identificare la vita umana con una foglia di vite.
- copri Calice RIGIDO cm 19.5x19.5 detto anche "Palla", è un piccolo quadrato di stoffa inamidato che serve a coprire il calice, e proteggere il vino da consacrare o consacrato dagli insetti; anch’essa ha origine dalla tovaglia-corporale. Il suo nome deriva dalla sua funzione di coprire, se ne trovano di seta con ricami in oro e argento nella parte superiore, per il resto è della stessa stoffa del corporale.
- manutergi o manutergio. Si tratta di un piccolo asciugamano necessario quando è presente il rito della lavanda delle mani come, ancora oggi, nel rito romano durante la messa, nella Dedicazione di una chiesa e di un Altare dopo le unzioni,dopo l’unzione crismale nella Cresima, nell’Unzione degli infermi, dopo l’imposizione delle ceneri e dopo la raccolta di offerte in natura. Oggi è un piccolo rettangolo di stoffa più o meno delle dimensioni del purificatoio.
- purifichino cm 22.5x45. Esso è usato dal sacerdote per asciugare il calice, pulirsi le labbra e pulire la patena; di stoffa adatta affinche non righi la doratura dei calici ed assorba bene. Può esservi ricamata una crocetta o altro segno per distinguerlo. Non c’è una storia di questa stoffa, è solo la necessità che ha indotto ad introdurlo.
La pulitura della biancheria varia in base al capo:
- le tovaglia ed il manutergio vengono lavati come gli altri capi, in lavatrice o a mano, avendo cura di raschiare le eventuali gocce di cera cadute sulla tovaglia (l'uso della cera liquida evita questo problema).
- Il corporale e il purificatoio devono essere passati in acqua prima di essere lavati poiché potrebbero avere frammenti di pane consacrato o gocce di vino consacrato; l’acqua si versa in luogo opportuno, in vasi con fiori.