Valigia per Celebrazione antigraffio con 20 oggetti
Molto adatta all'uso esterno perché antigraffio, è arricchita con 20 accessori; questa valigia è adatta a contenere anche paramenti
Completa per celebrazione e viatici, ampio spazio per paramenti, candeline alluminio in contenitore antivento, con ricca dotazione che comprende:
- lunghezza 44,5 cm
- larghezza 32cm
- profondità 12,5 cm
- vasetto asportabile Oli degli Infermi o Crisma che è olio misto a profumo che viene utilizzato nei sacramenti del battesimo, della confermazione e dell'ordine. In modo simile il crisma viene usato nelle Chiese ortodosse e nella Chiesa assira, nella Comunione anglicana e dai luterani. Il termine crisma deriva dal greco χρῖσμα, poi χρίσμα e significa unguento od unzione. Proprio perché nel sacramento della confermazione viene usato quest'olio il sacramento stesso viene anche chiamato "cresima".
- scatola per particole e ostia magna in ottone dorato. La doratura è un processo di decorazione ornamentale usato su diversi materiali e con diverse tecniche per impreziosire un oggetto tramite l'apposizione di un sottilissimo strato di oro, detto "foglia oro".
- tovaglia, con decorazione molto sobria e di buon gusto. E' preferito l'ornamentazione a ricamo, con motivi semplici : fiori, foglie, ricami simbolici a facile intreccio, iscrizioni.
- manutergi o manutergio. Si tratta di un piccolo asciugamano necessario quando è presente il rito della lavanda delle mani come, ancora oggi, nel rito romano durante la messa, nella Dedicazione di una chiesa e di un Altare dopo le unzioni,dopo l’unzione crismale nella Cresima, nell’Unzione degli infermi, dopo l’imposizione delle ceneri e dopo la raccolta di offerte in natura. Oggi è un piccolo rettangolo di stoffa più o meno delle dimensioni del purificatoio.
- corporale, costituito di un panno di forma quadrata di tela di lino. Durante la celebrazione della Messa, dapprima il corporale è posto piegato sopra al calice; durante l'offertorio il celebrante lo distende sull'altare per posarvi sopra la patena contenente l'ostia e il calice contenente il vino; il suo nome proviene dal fatto che, ponendovi sopra l'ostia transunstanziata che è diventata il corpo di Gesù, sostiene il corpo stesso di Gesù Cristo. Per lo stesso motivo nei vecchi sacramentari ambrosiani veniva chiamato sindone.
- purifichino, usato dal sacerdote per asciugare il calice, pulirsi le labbra e pulire la patena; di stoffa adatta affinché non righi la doratura dei calici ed assorba bene. Può esservi ricamata una crocetta o altro segno per distinguerlo. Non c’è una storia di questa stoffa, è solo la necessità che ha indotto ad introdurlo.
- stoletta paramento liturgico utilizzato dai diaconi, dai presbiteri e dai vescovi della Chiesa cattolica e di altre comunità cristiane di tradizione occidentale (come le chiese anglicane e le chiese vetero-cattoliche), può essere più o meno decorata con ricami e il suo colore varia a seconda del tempo liturgico. Il significato della stola è un richiamo ai testi sacri, rappresentando sia il dolce giogo di Gesù, poiché il mio giogo è dolce e il mio carico leggero (Mt 11,30), sia i fiumi d'acqua viva che scendono sugli eletti (Gv 7,38). L'equivalente della stola nei riti orientali è l'epitrachelion per i sacerdoti e l'orario per i diaconi.
- Crocefisso, principale simbolo della religione cristiana e ricorda la crocifissione di Gesù e la salvezza portata dalla sua passione e dalla sua morte. Per la maggioranza dei cristiani la Croce cristiana è quindi un simbolo dell'amore di Dio, in quanto è una rappresentazione della morte che Cristo ha voluto per redimere gli uomini.
- candele in alluminio sorgente luminosa tipicamente costituita da uno stoppino immerso in una colonna di combustibile solido, in genere un qualche tipo di materiale ceroso. Già gli antichi romani usavano delle candele rudimentali, costruite inizialmente da cordoni di canapa immersi nella pece o nella cera animale. Le prime prove storiche dell'uso delle candele vere e proprie risalgono all'VIII secolo. Fino al 1850 per la realizzazione delle candele si utilizzavano la cera d'api o grasso animale. Successivamente vengono utilizzati anche il bianco di balena, la paraffina e la stearina.
- antivento in vetro, a protezione delle candelette contro le raffiche di vento, frequenti nell'uso all'aperto.
- calice, (dal latino Calix, calice) è un oggetto liturgico utilizzato per contenere il vino durante la Celebrazione Eucaristica. Normalmente si presenta in forma di coppa svasata appoggiata su un alto piede. Viene realizzato con materiali preziosi, tipicamente d'argento esteriormente e dorato interiormente, ma a volte può anche essere fatto di altri materiali, come il nostro in ottone dorato.
- ciotola in liturgia usata nella Chiesa cattolica ed in altre confessioni cristiane per contenere le ostie consacrate dopo la Celebrazione Eucaristica. Viene usato per contenere le ostie. Durante la celebrazione eucaristica la ciotola con le ostie può essere deposta sull'altare. È realizzato in metallo prezioso, come l'oro e l'argento o come nella nostra in ottone dorato.
- bottiglie per acqua e vino, in cristallo con simboli intagliati, vengono utilizzate durante la liturgia per contenere l'acqua e il vino per l'Eucaristia.
- asperges o aspersorio, nella liturgia cattolica, l'aspersorio è costituito da un bastoncino di metallo con una sfera traforata e munita di setole, da utilizzarsi nel rito dell'aspersione. In questa sua versione è sempre accompagnato dal secchiello. Recentemente sono comparse versioni dotate di serbatoio interno e un sistema di chiusura per evitare la dispersione dell'acqua benedetta. Anticamente al posto del globo vi era una spazzola a setole corte, a dimostrazione di un legame tra il rito cristiano e quello ebraico, che infatti prevedeva come aspersorio, l'uso di un ramoscello d'ulivo oppure una specie di pennello derivato dal crine di un cavallo.
- portateca con teca IHS asportabile, reca inciso sul dorso porta il trigramma IHS, dal latino: Jesus Hominum Salvator (Gesù redentore degli uomini). IHS, spesso stilizzato con una croce nella H, è un nomen sacrum che fin dal Medioevo ha un uso amplissimo nell'arte figurativa della Chiesa cattolica come Cristogramma. Completo di purifichino e crocetta.