Lampadina a luce tremula
Lampadina a luce tremante, non ben ferma, che simula la luce tremula di una candela.
Misura cm 6
Potenziale elettrico 220volt
Questa lampadina è adatta ai nostri articoli elettrici come le applique, le lampade a sospensione o candelieri.
La lampadina è un dispositivo elettrico progettato per produrre luce. A questo scopo si possono utilizzare differenti tecnologie ed avere diversi possibili usi. Principalmente una lampadina viene classificata attraverso i suoi due parametri più importanti: tensione di alimentazione (indicata in V = volt), potenza assorbita dalla rete (indicata in W = watt). La potenza non è un indice diretto del flusso luminoso prodotto da essa (misurato in lumen), poiché quest'ultimo è determinato anche dall'efficienza luminosa dell'apparato stesso, ovvero dal rapporto tra l'energia luminosa visibile emessa e l'energia elettrica assorbita. L'energia perduta è pertanto quella parte di energia consumata che non serve alla produzione di luce visibile. Nella maggioranza dei casi questa energia perduta è dissipata sotto forma di calore oppure, in misura meno significativa, sotto forma di luce emessa in zone dello spettro elettromagnetico che non sono percepibili dall'occhio umano: infrarosso e ultravioletto. Una lampadina viene anche catalogata attraverso la forma del suo bulbo:
Goccia (la forma più comune)
Oliva
Tortiglione
Sfera
Peretta
Fiamma
Tubolare
Ellissoidale.
Un altro elemento specifico di una lampadina è dato dalla tonalità della luce che emette, che può essere più calda o più fredda. Normalmente si definisce questo parametro come temperatura di colore, ovvero la tonalità che avrebbe la luce emessa da un corpo nero ideale, riscaldato alla temperatura data e il cui valore è espresso in kelvin. È da sottolineare che contrariamente a quanto si sarebbe portati a pensare, quando si parla di luce calda, si intende una luce tendente verso la parte rossa dello spettro luminoso e quindi emessa da un corpo a temperatura Kelvin più bassa. Il ragionamento è esattamente l'opposto se parliamo di luce "fredda", cioè tendente verso il blu.
Una caratteristica importante da considerare è costituita dalla tipologia di attacco della lampadina, che si chiama viróla e che può distinguersi in vari standard per forma e misura:
a Vite: di forma cilindrica filettata, più comune nell'Europa continentale, convenzionalmente dette viróla tipo E27 o E14 (la E è l'iniziale di Edison, il numero indica il diametro espresso in mm). Esistono anche virole di diametro maggiore, per illuminazione stradale (attacco Goliath) o minore, per torce tascabili (attacco Lilliput);
a Baionetta: di forma cilindrica senza filettatura, con diametro di 22 mm, più comune in Gran Bretagna ed in alcune zone della Francia, viene detta viróla del tipo B22 (nel caso di baionetta standard da 22 mm); esistono altri tipi di baionetta di diametro inferiore per spie da pannello, fari automobilistici, ecc.;
Tuttovetro (o Glassocket): il corpo della viróla è costituito dal prolungamento estruso del vetro del bulbo della lampadina stessa, formando un tutt'uno con essa. Sulla sua superficie si trovano i contatti necessari all'alimentazione del filamento. Viene detta viróla del tipo Tnn, dove al posto di nn deve intendersi scritta e pronunciata la cifra indicante la dimensione dell'attacco in millimetri;
Bipin o bi-pin: lampadina in cui, al posto della viróla, i fili di contatto escono rettilinei e paralleli direttamente dal bulbo, similmente ai piedini di una valvola termoionica, particolarmente usata per faretti alogeni o lampade da proiettori;
Siluro (o faston): lampadina dal bulbo a forma rettilinea, cilindrica e provvista di una doppia viróla conica, una per estremità del cilindro.