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Altarino 937

Astuccio con altare
Prezzo base, tasse incluse191,13 €
Prezzo di vendita152,90 €
Sconto-38,23 €
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Telefono 0965 23751 - Whatsapp 376 017 7820

Altarino in rigido rivestimento

 

Rivestito in elegante velluto rosso, contiene:

  • teca in ottone dorato, come da disposizione delle rubriche generali del messale cfr. PNMR 294; la doratura è un processo di decorazione ornamentale usato su diversi materiali e con diverse tecniche per impreziosire un oggetto tramite l'apposizione di un sottilissimo strato di oro, detto "foglia oro". Più raramente sono usati sostituti per l'oro, quali leghe che simulano il color oro, argento o rame. I suoi usi principali sono nella produzione di volumi di pregio per bibliofili, nella decorazione di mobili di lusso e nell'arte. La doratura era una tecnica molto diffusa nell'arte e nell'architettura medievale, specialmente in quelle bizantina e rinascimentale, dove la foglia d'oro veniva usata nei dipinti su tavola di legno, per esaltare l'effetto visivo delle aureole dei santi, o il brillare del sole: l'inattaccabilità alla corrosione dell'oro ha permesso a queste tavole di giungere fino ad oggi con immutato splendore. La tecnica in uso sulle nostre teche è il procedimento galvanico, e come tale è adatto solo all'uso su metalli.
  • altarino, piccolo altare con riferimento a quelli presenti nelle case, nelle cappelle private o davanti a tabernacoli nelle strade.
  • asperges o aspersorio, nella liturgia cattolica, l'aspersorio è costituito da un bastoncino di metallo con una sfera traforata e munita di setole, da utilizzarsi nel rito dell'aspersione. In questa sua versione è sempre accompagnato dal secchiello. Recentemente sono comparse versioni dotate di serbatoio interno e un sistema di chiusura per evitare la dispersione dell'acqua benedetta. Anticamente al posto del globo vi era una spazzola a setole corte, a dimostrazione di un legame tra il rito cristiano e quello ebraico, che infatti prevedeva come aspersorio, l'uso di un ramoscello d'ulivo oppure una specie di pennello derivato dal crine di un cavallo.
  • vasetto per Olio Santo o Crisma che è olio misto a profumo che viene utilizzato nei sacramenti del battesimo, della confermazione e dell'ordine. In modo simile il crisma viene usato nelle Chiese ortodosse e nella Chiesa assira, nella Comunione anglicana e dai luterani. Il termine crisma deriva dal greco χρῖσμα, poi χρίσμα e significa unguento od unzione. Proprio perché nel sacramento della confermazione viene usato quest'olio il sacramento stesso viene anche chiamato "cresima".
  • 2 candele, sorgente luminosa tipicamente costituita da uno stoppino immerso in una colonna di combustibile solido, in genere un qualche tipo di materiale ceroso. Già gli antichi romani usavano delle candele rudimentali, costruite inizialmente da cordoni di canapa immersi nella pece o nella cera animale. Fino al 1850 per la realizzazione delle candele si utilizzavano la cera d'api o grasso animale. Successivamente vengono utilizzati anche il bianco di balena, la paraffina e la stearina.
  • stoletta, paramento liturgico utilizzato dai diaconi, dai presbiteri e dai vescovi della Chiesa cattolica e di altre comunità cristiane di tradizione occidentale (come le chiese anglicane e le chiese vetero-cattoliche), può essere più o meno decorata con ricami e il suo colore varia a seconda del tempo liturgico. Il significato della stola è un richiamo ai testi sacri, rappresentando sia il dolce giogo di Gesù, poiché il mio giogo è dolce e il mio carico leggero (Mt 11,30), sia i fiumi d'acqua viva che scendono sugli eletti (Gv 7,38). L'equivalente della stola nei riti orientali è l'epitrachelion per i sacerdoti e l'orario per i diaconi.
  • purifichino, usato dal sacerdote per asciugare il calice, pulirsi le labbra e pulire la patena; di stoffa adatta affinché non righi la doratura dei calici ed assorba bene. Può esservi ricamata una crocetta o altro segno per distinguerlo. Non c’è una storia di questa stoffa, è solo la necessità che ha indotto ad introdurlo.
  • crocetta, principale simbolo della religione cristiana e ricorda la crocifissione di Gesù e la salvezza portata dalla sua passione e dalla sua morte. Per la maggioranza dei cristiani la Croce cristiana è quindi un simbolo dell'amore di Dio, in quanto è una rappresentazione della morte che Cristo ha voluto per redimere gli uomini.

La nostra teca è impreziosita da una placca a smalti, un rivestimento impermeabilizzante coprente a base vetrosa di tonalità chiara, fusibile a temperature di 999 - 980 °C, solitamente applicato a oggetti di ceramica, ma anche su metalli nobili come oro, argento e rame o leghe metalliche quali bronzo, ottone e ghisa, come base per essere decorati o come rivestimento protettivo dalla ruggine e dagli acidi. a scelta tra le nostre teche; l'immagine della placca ed il materiale della croce possono variare.
Si prega di specificare eventuali preferenze; in mancanza di specifica richiesta verrà fornita in base alla disponibilità del momento.

Misure cm 15x21x5,5.
Teca diam. cm 5,4x1,8 circa.